Pensare globale, agire locale


Troppo spesso di fronte a problemi e tematiche di dimensione globale si rinuncia all’azione, con la convinzione che il proprio orizzonte di intervento, a volte ancor più limitato della dimensione locale, sia insufficiente a generare un qualsiasi cambiamento.

È però nella micro-dimensione che hanno luogo le discriminazioni, le violenze fisiche e psicologiche, la privazione di diritti e opportunità. In famiglia, nella cerchia delle conoscenze, sul luogo di lavoro, nelle società sportive, a scuola a volte la rivendicazione di diritti e di legittime prospettive di realizzazione ed emancipazione viene frustrata, se non repressa, e derubricata a rumore di fondo, segnale forte di come un reale problema di uguaglianza di genere non venga nemmeno percepito come tale, o peggio, venga assunto a normalità.

Diventa quindi cruciale agire localmente, in ogni occasione che lo consenta: il primo passo per guarire è riconoscersi malati, il primo passo per risolvere un problema è ammettere di averlo. 

I dati riguardanti la violenza sulle donne nel 2021, raccolti in provincia di Parma e Pedemontana sono tremendi: i Carabinieri di Parma hanno riscontrato 160 casi di maltrattamenti di donne, mentre il centro antiviolenza ha praticato 289 interventi nei confronti di situazioni di donne abusate e in difficoltà.

Donne in Gioco si pone l’obiettivo di mettere in campo azioni che affrontino il tema dell’inclusione e della parità di genere, a più livelli, utilizzando molteplici linguaggi e media. Lo Sport è il veicolo, la metafora, il contesto e l’audience, grazie alla capacità intrinseca di coinvolgere, ispirare e muovere all’azione.

Il territorio ci offre occasioni preziose di mettere in rete persone e competenze per ambire a trasformare un progetto in un concreto obiettivo condiviso di comunità.

Giulia Ghiretti (nuoto), Maria Agostino (sitting volley), Ramona Broglia (sitting volley e para canoa), Veronica Frosi (para ciclismo), Aurora Cocconcelli (sollevamento pesi), con le loro storie di vita e di sport, rappresentano a 360° quel mondo al femminile capace di emanciparsi, di definire nuovi standard e regole, di uscire dagli stereotipi di genere. Quel mondo che può e deve essere di ispirazione alle future generazioni. Quel mondo che, come comunità, possiamo e dobbiamo sostenere.


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