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Il contesto generale – alcune fonti

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Rapporto Ombra CEDAW 2017  Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna […] - Relativamente allo sport, la situazione italiana evidenzia la necessità di investire sia in termini strategici sia economici da parte delle istituzioni preposte affinché si offrano pari condizioni, agli uomini come alle donne, per l’esercizio dell’attività fisica, della pratica sportiva amatoriale fino a quella agonistica della carriera nello sport.  - Relativamente alla partecipazione delle donne alla pratica sportiva agonistica, la legge 91 del 1981 che attualmente accoglie, su indicazione del Comitato Olimpico Nazionale Italiano – CONI, le discipline sportive del calcio, del basket, del golf e del ciclismo, sono tutte considerate unicamente maschili. Questa limitazione, pertanto, costringe tutte le atlete italiane, senza alcuna distinzione, a un "dilettantismo forzato", nel quale non hanno alcun diritto e alcuna tutela, anche in caso di maternità. - Sulla "r...

Pensare globale, agire locale

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Troppo spesso di fronte a problemi e tematiche di dimensione globale si rinuncia all’azione, con la convinzione che il proprio orizzonte di intervento, a volte ancor più limitato della dimensione locale, sia insufficiente a generare un qualsiasi cambiamento. È però nella micro-dimensione che hanno luogo le discriminazioni, le violenze fisiche e psicologiche, la privazione di diritti e opportunità. In famiglia, nella cerchia delle conoscenze, sul luogo di lavoro, nelle società sportive, a scuola a volte la rivendicazione di diritti e di legittime prospettive di realizzazione ed emancipazione viene frustrata, se non repressa, e derubricata a rumore di fondo, segnale forte di come un reale problema di uguaglianza di genere non venga nemmeno percepito come tale, o peggio, venga assunto a normalità. Diventa quindi cruciale agire localmente, in ogni occasione che lo consenta: il primo passo per guarire è riconoscersi malati, il primo passo per risolvere un problema è ammettere di averlo....

Il progetto - obiettivo 1: divulgazione

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Giulia ha vissuto in prima persona l’esplosione del nuoto paralimpico italiano, vivendolo da protagonista nel passaggio da ragazzina esordiente a donna e personaggio pubblico. Ramona ha reso possibile l’impossibile, lottando in acqua e fuori per il riconoscimento della categoria paralimpica che le avrebbe permesso di gareggiare. Maria ha inseguito il suo sogno, lasciando la sua terra natale per costruirsi un futuro di donna, lavoratrice, moglie e mamma nella nostra Parma. Veronica ci proietta verso il futuro, con la sua giovane età, in un mondo in cui tecnologia, opportunità e passione sono i mattoni con cui costruire i sogni. Aurora solleva e spinge lontano concetti come “sport da uomo / sport da donna” con forza ed eleganza. Tutte ridefiniscono il concetto di bellezza e perfezione con il loro essere, semplicemente e magnificamente, diverse, costruendo schemi e canoni nuovi in cui ciascuna donna può ritrovarsi. Azioni Incontri con ragazzi e ragazze in scuole, centri di aggregazione gi...

Il progetto - obiettivo 2: il sostegno di una comunità

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Circa venti anni fa, durante la cerimonia inaugurale dei Laureus World Sports Awards, fu pronunciato uno dei discorsi più potenti nella storia dello sport. In piedi accanto a 24 delle più grandi leggende viventi dello sport mondiale, Nelson Mandela dichiarò: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo”. Mandela proseguì: “Lo sport ha il potere di ispirare. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose riescono a fare. Parla ai giovani in una lingua che essi comprendono. Lo sport può creare speranza là dove prima c’era solo disperazione. Ha più potere dei governi nel rompere le barriere razziali. Irride ogni tipo di discriminazione”. Riconoscere a livello di comunità il valore dell’impegno sportivo, non come mero conseguimento di un risultato, ma come stimolo collettivo all’eccellenza, al miglioramento di sé stessi e alla ridefinizione di limiti e delle convenzioni, fonte di ispirazione per porsi al mondo offrendo il meglio di sé stessi, è ciò che avviene quando, fin dall’antic...

Il progetto - obiettivo 3: l’impegno dei partner

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L'art. 40 del decreto legislativo n. 36/21 sulla riforma degli enti sportivi e del lavoro sportivo è uno dei pochi di questo decreto in vigore dallo scorso primo gennaio.  Promozione della parità di genere   1. Le Regioni, le Province autonome e il CONI, negli ambiti di rispettiva competenza, promuovono la parità di genere a tutti i livelli e in ogni struttura, favorendo l'inserimento delle donne nei ruoli di gestione e di responsabilità delle organizzazioni sportive e anche al proprio interno.    2. Il CONI stabilisce con regolamento, da emanarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, i principi informatori degli statuti delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate e delle Associazioni Benemerite, in conformità ai principi di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, mediante l'indicazione:  a) delle varie aree e ruoli in cui promuovere l’incremento della partecipazione femminile;  b)...